No, perché uccide tutti i batteri che incontra sul proprio cammino, se ne risparmia qualcuno è perché la dose è inferiore a quella ideale o la percentuale non sufficientemente alta, cioè esaurisce la sua carica disinfettante prima di eliminare l’intera colonia batterica presente. Se l’abuso o il cattivo uso degli antibiotici, come anche alcuni disinfettanti, può selezionare i ceppi più resistenti accelerando di fatto, proprio attraverso la selezione naturale, l’evoluzione della specie batterica, creando quindi i cosiddetti “superbatteri” o “batteri killer”, nel caso dell’ipoclorito di sodio è fisicamente impossibile che un batterio vi resista, perché viene disgregato a partire dalla propria parete cellulare fino allo stesso dna. Di conseguenza, se qualcuno di essi rimane in vita, è perché non incontra fisicamente l’ipoclorito, non perché intrinsecamente più forte, quindi la selezione non genera in questo caso alcuna evoluzione e, di conseguenza, non produce nessun rafforzamento della specie microbica.