Nuova edizione del manuale del Metodo Ruffini
La guida per herpes, hpv e altri disturbi della pelle

Milano, 6 settembre 2016 – Dire addio a herpes, fuoco di Sant’Antonio, candida, papilloma virus, funghi di pelle e unghie, punture di vespe, ustioni da meduse e scottature domestiche da oggi sarà ancora più facile, grazie alla seconda edizione di Curarsi con la candeggina?, il manuale ufficiale del Metodo Ruffini, scritto dal suo fondatore, il medico ematologo Gilberto Ruffini, e il giornalista Valerio Droga.

“Una edizione del tutto rinnovata – si legge nell’introduzione del libro – una consistente metamorfosi della veste grafica e del contenuto, con l’aggiunta di schede e soprattutto la loro ristrutturazione, dividendole in Patologie e altri disturbi, Pronto soccorso, Disinfezione, Altri usi e Veterinaria”. Il salto evolutivo è segnalato già dalla copertina, che è stata del tutto rivoluzionata optando per una grafica più lineare ed elegante, ma il cambiamento non è soltanto formale e strutturale, riguarda anche la distribuzione. Dopo aver conquistato e mantenuto dal 2014 a oggi la prima posizione sulla piattaforma di selfpublishing Ilmiolibro, si è optato oggi per un nuovo veicolo editoriale, Lulu, un editore sui generis, che unisce i vantaggi del selfpublishing a quelli di una casa editrice vera e propria.

Nessun cambiamento, invece, al nome, mantenendo quel titolo volutamente provocatorio, partendo proprio dall’accusa più comune e al tempo stesso dozzinale che veniva rivolta al Metodo, quella di basarsi sulla candeggina, mentre – come ormai è noto a tutti – il Metodo Ruffini si basa sull’ipoclorito di sodio, che è soltanto uno dei componenti della candeggina e che da decenni viene usato in campo odontoiatrico e non solo, senza mai aver destato scandalo. “Grazie alle enormi potenzialità dell’ipoclorito di sodio – spiega il dottor Ruffini – anche con una sola applicazione si può dire addio a malattie spesso insidiose e resistenti ai metodi tradizionali”.

Il libro ha mantenuto, poi, la sua impostazione pratica e friendly, che lo rende adatto non solo ai medici ma anche al lettore comune. Per ogni problema di salute trattabile col metodo è stata preparata una scheda tecnica, in cui viene spiegato dettagliatamente come applicare l’ipoclorito, in che percentuale, quanto tempo lasciarlo agire, se risciacquare e quante volte eventualmente ripetere il trattamento.

L’ipoclorito di sodio (NaClO) è una molecola in uso in molti ambiti medici, come testimonia la ricchissima bibliografia scientifica riportata nel testo, ma per la prima volta viene applicata a un così ampio raggio di patologie. Ha infatti lo straordinario potere di distruggere il dna di tutti i virus, batteri, funghi, protozoi e parassiti che incontra sulla propria strada. Inoltre, riesce a innescare una reazione a catena acido-base, neutralizzando veleni e sostanze urticanti. Infine – spiega Ruffini – l’ipoclorito stimola la rigenerazione della membrana extracellulare, tornando utile, per esempio, nella rimarginazione delle ferite.